Mantova festeggia i 100 anni del jazz
Torna Mantova Jazz, uno dei più longevi festival italiani: la rassegna organizzata da Arci Mantova assieme al circolo del jazz Roberto Chiozzini si svolgerà nel prossimo autunno ma ha già pronte alcuni anticipazioni del cartellone 2017, dedicato al centenario del jazz italiano.
Può sembrare una provocazione, ma non lo è. Quando il primo disco di jazz, Livery Stable Blues della Original Dixieland “Jass” Band, fu pubblicato nel febbraio 1917, pochi pensavano che quella fragorosa evoluzione del ragtime potesse cambiare così radicalmente musica, arte e costume dell’ancor giovane XX secolo. Di quella band, nei due ruoli chiave di cornettista e batterista, facevano parte Nick La Rocca e Tony Sbarbaro, figli di immigrati siciliani. Il jazz nasce così (anche) italiano.
Il Festival Mantova Jazz, che pure in passato non si è frequentemente occupato di jazz italiano, non poteva esimersi dal festeggiare questo tondissimo anniversario. Lo fa inserendo nella propria programmazione, quest’anno incentrata sull’idea di “relazione”, ampi spazi di riflessione sullo stato di salute del nostro jazz. Dopo tutto è dalla sorprendente capacità di relazione tra culture così diverse che il jazz ha tratto idee ed energia per imporsi come spina dorsale espressiva dei suoni del Novecento.
Relazioni tra Italia e vicenda del jazz sono quelle che, colte nella dimensione del racconto storico, possono essere viste nell’evento speciale Cento Anni di Jazz Italiano, che vedrà incontrarsi, in una corsa a ritroso nel tempo, il futuro del giovane Marcello Abate, il magnifico presente di Danilo Rea e il passato della tradizione che rivive nell’elegante vitalità della Milano Hot Jazz Orchestra (venerdì 20 ottobre al Teatro Bibiena).
Relazioni tra jazz e luoghi simbolo del mondo classico europeo sono quelle che scaturiscono naturalmente collocando Brad Mehldau, il più grande pianista jazz affermatosi negli ultimi decenni, nella cornice mozartiana del Teatro Bibiena. Una performance non amplificata di solo piano che promette di restare nella storia del Chiozzini (martedì 21 novembre al Teatro Bibiena).
Relazioni tra Europa e Stati Uniti sono quelle implicate nella conversazione tra Ron Carter e Richard Galliano, due maestri in possesso di una voce poetica pari alla maestria strumentale (martedì 7 novembre al Teatro Ariston).
O quelle interne al caleidoscopico trio di Dave Holland (domenica 26 novembre al Teatro Ariston), luogo di bellezza ritmica e di dialoghi serrati tra uno dei due grandi contrabbassisti davisiani degli anni Sessanta (l’altro è Ron Carter, e anche queste sono relazioni) con la chitarra e le percussioni “black” di Kevin Eubankse di Obed Calvaire.
La nuova campagna realizzata dallo studio Paxxion Srl • Creatività e Comunicazione è stata declinata sia offline nei nuovi manifesti, nel libretto, nelle cartoline e nei biglietti stampati da noi, sia online nel coordinamento grafico social e sul sito web ufficiale. Bel lavoro come sempre!
Il programma è consultabile sul sito www.mantovajazz.it
Eventuali ulteriori informazioni possono essere richieste all’indirizzo di posta elettronica info@mantovajazz.it oppure al numero di telefono 349 5904186.