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La Notte Bio
La Notte Bio
Sabato 8 luglio, a Isola del Piano, si è svolta la IV edizione della La Notte Bio, organizzata dal Comune di Isola del Piano in collaborazione con la Pro Loco e con i patrocini di Regione Marche (giunta e Assemblea legislativa), Provincia di Pesaro e Urbino e “Conmarchebio”, la manifestazione ha per tema quest’anno “La sfoglia. Nelle pieghe segrete della pasta”.
La piazza è stata la stanza della pasta (cucina) in cui un’esperta “sfoglina-attrice” del Teatro Koinè di Modena ha guidato il pubblico in un divertente percorso sulla produzione della pasta sfoglia all’uovo.
La manifestazione La Notte Bio è legata al mondo del biologico di cui da sempre Isola del Piano è all’avanguardia (non a caso l’amministrazione ha un assessorato all’Agricoltura biologica).
Per l’occasione l’intero paese è stato strutturato in forma di casa, con stanze e corridoi che hanno ospitato laboratori, mostre, concerti, spettacoli, stand di produttori e artigiani locali.
Alcune interviste prima dell’evento:
LE ECCELLENZE SLOW FOOD – La Notte Bio – ha evidenziato il sindaco di Isola del Piano Giuseppe Paolini nella conferenza stampa di presentazione – saranno presenti anche un ‘presidio’ e una ‘condotta’ Slow Food, rispettivamente per la ‘Vacca Bianca Modenese’ con il suo pluripremiato Parmigiano Reggiano bio (di cui verrà aperta una forma alle ore 20.30 in piazza), e per la “Fava di Fratte Rosa”, con un laboratorio di tacconi tenuto dallo chef Luca Zanchetti, oltre ad una selezione di prodotti dei quattro ‘Comuni Virtuosi’ della provincia di Pesaro e Urbino: Cantiano, Fratte Rosa, Isola del Piano, Peglio. Per non parlare dello ‘Spaghettone di mezzanotte’ proposto dallo chef della Locanda Girolomoni, Andrea Marzoli. Importante anche il momento delle premiazioni: Graziano Poggioli (Santa Rita Bio Caseificio Sociale 1964) ed Enzo Rossi (La Campofilone) riceveranno il premio speciale l’Idolino Graziella Ra, assegnato ogni anno a chi si è distinto nel mondo del biologico e della biodiversità”. Come evidenziato dall’assessore all’agricoltura biologica Silvia Cavinato, la manifestazione vuole anche fornire spunti per riflessioni scientifiche. “Nell’Auditorium Annunziata si parlerà con Francesco Torrioni, agronomo e presidente di Conmarchebio, di un progetto di studio, pressoché unico, dedicato alla selezione e produzione di sementi di grano adatte alla coltivazione biologica e biodinamica che si svolge nel nostro territorio coinvolgendo diversi partner. Verrà inoltre aperta una finestra sul corso ‘Modelli, politiche e strategie per lo sviluppo dell’agricoltura biologica’ dell’Università di Urbino, Dipartimento di Economia, Società, Politica, la cui referente è la docente Elena Vigano”.
PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL BIOLOGICO – “Isola del Piano – ha detto il presidente della Provincia Daniele Tagliolini – è uno dei contesti più importanti legati al biologico e alla salvaguardia della biodiversità, non solo a livello provinciale ma nazionale. L’amministrazione comunale è diventata un punto di riferimento che ci porta a confrontarci sulle progettualità a livello provinciale. Da parte nostra ci sarà sempre collaborazione. Gli accordi agro-ambientali d’area possono far capire che il biologico è la strada maestra”. Come evidenziato da Barbara Tomassini, coordinatrice della Notte Bio, il programma prevede anche un concorso fotografico (“Sfoglie di Luce”, organizzato dalla Consulta Giovanile, regolamento sulla pagina Fb La Notte Bio), 5 mostre d’arte (con lavori di Annamaria Atturo, Petra Bartels, Dario Battistoni, Giovanni Panizon e l’Associazione Sette Gradini) e musicisti itineranti tra cui El Tico Trio e Vagatrio, condotti da un “banditore”, Angelo Picone. Intorno alla mezzanotte musica tradizionale, folk e zingaresca nelle raffinate e nuove interpretazioni dei Guappecartò giunti per l’occasione da Parigi. Questa IV edizione è dedicata alla memoria di Silvio Panini, fondatore della compagnia Koinè recentemente scomparso. “Diceva sempre che il suo era un teatro sostenibile – ha ricordato il consigliere comunale David Kerr -, una forma di teatro che privilegia l’impegno: ogni azione presuppone un’assunzione di responsabilità ed un cambiamento”.
In occasione della manifestazione La Notte Bio la grafica Manuela Madini ha progettato una brochure 15×21 stampata in quadricromia su carta uso mano.
Company profile Tema
Company profile Tema
Nuovo company profile per l’azienda Tema di Tavernelle di Serrungarina.
Tema è un’ azienda italiana che si occupa esclusivamente di progettazione e produzione con attrezzature di ultima tecnologia, di porte d’arredamento e design per interni in alluminio e vetro. La cura nel design, nelle finiture nonchè la semplicità produttiva e la facilità di installazione, sono state sempre le linee guida nella progettazione delle porte TEMA.
Nata alla fine dell’anno 2000 dai due soci fondatori che con passione si sono dedicati ad ideare e realizzare i primi prototipi, oggi TEMA può contare su circa quaranta profilati in alluminio ed oltre cento accessori tutti di progettazione e produzione propria.
La preparazione e la capacità tecnica, la disponibilità di confronto costruttivo, la flessibilità produttiva, le realizzazioni su misura e la disponibilità di collaborazione con i propri clienti, fanno inoltre della TEMA un partner affidabile in grado di misurarsi con le esigenze del mercato e pronto a soddisfarne le richieste.
Per questo company profile sono stati utilizzati più rifiniture di pregio:
PUNTO SINGER, UN TOCCO DI ORIGINALITÀ
Il punto singer è una confezione particolare ideale per rilegare i fogli. Si tratta di una cucitura con macchina tessile sul dorso o al lato del dorso che racchiude il blocco libro.
UV LUCIDO, VEDO E NON VEDO
In copertina cartoncino nero in pasta Fedrigoni con stampa Uv lucido.
La verniciatura UV con riserva è una nobilitazione ideale a enfatizzare uno o più particolari di uno stampato quali ad esempio titoli e immagini di copertina, marchi aziendali, dettagli grafici più o meno estesi.
SERIGRAFIA ARGENTO METALLI PREZIOSI
Il marchio Tema impreziosito con la serigrafia argento in pasta
Una confezione ricercata dal punto di vista estetico e si crea armonia nell’accostamento dei diversi materiali.
Grafica: I-IMAGE
Fotografia: MARCO BARGNESI
Stampa: IDEOSTAMPA
Abitare è un linguaggio. Gli spazi di vita raccontano molto di noi, dei nostri desideri.
Dodo l’artista
Dodo l’artista
Arte aborigena, negra, africana, Paul Klee, Fortunato Depero, Alechinsky, grafemi giapponesi, graffiti del Tassili, quello che vi pare,… ma qui vorrei evitare le citazioni e i riferimenti formali (intanto però li ho fatti!). Qui vorrei semplicemente ricordare Dodo, Dodo l’artista, oltre a essere Dodo l’amico, il compagno di viaggi in moto, il complice di goliardate, il conversatore sagace e autoironico.
Rimango sempre colpito dalla creatività di un artista figurativo di fronte al foglio bianco, alla paginetta d’agenda. Raffinato gusto cromatico, segno autentico, invenzione, e la mano di Dodo va sicura sul foglio, senza progetti, come un flusso di coscienza, ad inseguire i refoli del pensiero, del momento.
“Cosa disegni, Dodo?”
“Non lo so, ma qualcosa prenderà forma, vedrai”
Quanta invenzione! Gusto, invenzione, gusto del gusto, gusto dell’invenzione. Immagini che nascono nella sua soffitta, nella penombra, nella notte profonda, sotto le note dei “grandi del jazz”, sotto lo sguardo dei “grandi della pittura”, sotto la guida
dei “grandi della fotografia”, nella solitudine degli illuminati, nella malinconia del sogno, nell’euforia dell’ilarità, negli eremi degli amanuensi, nei mandala dei bonzi, nei villaggi dei pigmei, negli scarabocchi dei bambini, nella libertà del grottesco.
Questa è l’immagine che ho di Dodo. Un Palazzeschi dell’arte, sornione e intenso, vero nella risata come nella profondità.
Qui, tra le vostre mani – voluto e realizzato da Ideostampa, nei cui laboratori Dodo è cresciuto – avete il suo lascito di gioco, immaginazione, introspezione, fantasia. Un lascito tracciato sul piccolo formato, quello intimo, informale, personale, discreto,
tascabile, senza cercare la stupefazione, senza trucchi, perché un artista non ha bisogno di effetti speciali, un artista, come Dodo, è speciale di suo. 10 anni fa ti chiedevi “cosa ci faccio qui?”
Ora che hai tutte le risposte, i tuoi piccoli disegni a volte le sussurrano anche a noi. Grazie Dodo.
Nino Finauri
Emanuela Passeri Spring summer 2017
Emanuela Passeri Spring summer 2017
Calzaturificio Emanuela Passeri è stato istituito nel 1956 come ditta individuale di Luciano Passeri, il capo della famiglia Passeri. Passeri messo la sua maestria e la creatività al lavoro per iniziare a creare calzature da donna. Ha iniziato in un piccolo laboratorio nel comune di Petriano, nelle Marche, nei pressi di Urbino – un sito patrimonio Unesco e il luogo di nascita del pittore Raffaello Sanzio.

Nel giro di pochi anni l’azienda è cresciuta e si è evoluta, la creazione di nuovi campionari, ma ci sono voluti un salto definitivo in termini di qualità negli anni ’70, quando Emanuela, la primogenita di Passeri, è entrata in azienda. Ha portato una combinazione di talento innato per calzature e una conoscenza approfondita del modellismo, insieme con il suo raffinato gusto femminile nella selezione di pelli, tacchi e accessori.
Durante gli anni ’80, giunge in azienda la secondagenita Maura collaborando con Emanuela e prende in consegna la parte amministrativa degli affari aziendali. Durante gli anni ’90, arriva infine in azienda la terzogenita Francesca, ha iniziato a lavorare presso la società, come responsabile per il servizio clienti e la produzione, e presta il suo sostegno a Emanuela a scelte stilistiche.
Tre donne in piedi al timone della società Emanuela Passeri.
La vasta ricerca in termini di modellazione e accurato campionamento per quanto riguarda gli accessori, consente Emanuela Passeri di creare calzature alla moda per ogni stagione… SPRING SUMMER 2017
arriva il nuovo catalogo by Emanuela Passeri fotografato da Francesco Rodan Fabbri. Stampato in due misure diverse grande e book.
La famiglia Passeri prende calzature a cuore … perché solo chi ama veramente la fabbricazione di calzature come loro, può capire le donne e il loro amore per le scarpe.
Effebi Bespoke Spaces
Effebi Bespoke Spaces
Effebi realizza e arreda ambienti e spazi su misura per i più importanti marchi italiani e internazionali: luoghi ricchi di suggestione, perfetti da vivere, ricordare e in cui ritornare.
Dal progetto al prototipo, dalla produzione al montaggio, si occupa dell’intero processo.
In occasione dell’EuroShop 2017: La più grande fiera al mondo per il Commercio Effebi ha costruito una nuova immagine aziendale. Come per le persone, anche per il brand la personalità rappresenta il suo carattere, più precisamente il suo modo di porsi nei confronti del pubblico. Grazie al team Undesign hanno creato sia per la brochure aziendale sia per lo stand una sintesi dell’abilità con cui l’azienda progetta e produce concept, affrontando soluzioni costruttive e materiali realizzativi anche molto complessi.
Il progetto: un raccoglitore ad anelli con chiusura magnetica, rivestito da tela marcata e serigrafata. Al suo interno un company profile stampato su carta usomano con serigrafia UV lucida in copertina. Scheda presentazione stand fiera realizzato con fustellatura particolare e schede portfolio.
“Ogni grande progetto ha sempre un inizio: il primo passo può partire da qui.”
Si ringrazia Effebi per averci scelto come tipografia. Grazie.
Undesign per tutto il progetto di comunicazione